Avevamo già parlato delle tecniche del tatuaggio e della loro storia, ma negli ultimi anni nuove tendenze stanno prendendo piede fra gli artisti tatuatori, una fra queste il dotwork.
Negli ultimi anni il mondo dei tatuaggi ha avuto una grande risonanza mondiale così da avere nuovi spunti artistici che si rifanno alle antiche tecniche di realizzazione. Vediamo nello specifico in cosa consiste il dotwork.
Il dotwork è la tendenza degli ultimi anni, detto anche il “tatuaggio in stile puntinato”, che prende spunto dalla tecnica del tatuaggio di origine polinesiana che venivano realizzati a mano. Artisticamente lo stile del dotwork prende spunto dalla corrente francese di fine ottocento del puntinismo, una tecnica che affidava alle eccellenti capacità artistiche del pittore e alla sua capacità di usare di rappresentare le ombreggiature la sua resa impeccabile.
La tecnica del dotwork è dunque molto complessa e, proprio per questo motivo, realizzata da poche sapienti mani. Ergo, se siete appassionati dello stile, cercate un buon professionista del settore che sappia come rappresentare al meglio lo stile dotwork.
Il tatuatore infatti deve realizzare una serie di figure geometriche realizzando solo dei puntini accostati fra loro. La tecnica è realizzata attraverso l’uso di specifiche macchinette che aiutano l’artista permettendogli di lavorare con più precisione creando delle vere e proprie opere d’arte.
La tecnica del dotwork comprende la realizzazione di piccoli tratti e puntini di diversa densità, così da creare effetti prospettici e ombreggiature. Il colore maggiormente utilizzato è il nero anche se molti artisti tendono a utilizzare il colore rosso che conferisce maggiore dinamicità al disegno.
I motivi sono tra i più diversi: dai mandala, alle semplici figure geometriche fino a realizzare delle vere e proprie rappresentazioni paesaggistiche, capolavori mozzafiato.
Ecco alcuni lavori di artisti specializzati in giro per il web!
